giovedì 27 gennaio 2011

Settemilacentoottantunesimo


Pensa che bello organizzare una cena tra tutti gli italiani che nel 2010 hanno concluso una maratona. Pensa a quante avventure ti potresti raccontare, quante emozioni condividere, quanti consigli ricevere...

L'idea (poi rivelatasi malsana) mi è balenata per la testa stamattina, quando l'email della solita Cristina oltre agli aggiornamenti sugli allenamenti mi comunicava che la rivista Correre oggi in edicola aveva in allegato la Maxiclassifica 2010 con tutti i nomi e i tempi dei maratoneti italiani.
Idea malsana perchè mi sono fatto due conti....
Dunque: 34.100 persone - tanti sono i maratoneti italiani del 2010 - necessitano di spazio... Se si siedono ad un tavolo, uno di fronte all'altro e occupano 80 centimetri a testa hanno bisogno di un tavolo di 13 km e mezzo... se si bevono un media chiara a testa deve arrivare un'autobotte da 17 mila litri... se mangiano un paio di etti di pasta a testa hanno bisogno di un camion con 7 tonnellate di spaghetti....
Poi mi sono perso al servizio ai tavoli... a quei poveri camerieri, ai km che avrebbero dovuto percorre durante questa cena grottesca...
Ma fin qui tutto si traduceva solo in questione di numeri.
Nella mia testa ha cominciato a frullare l'ipotesi di come organizzarla. E il primo pensiero - chissà perchè? - è andato all'ordine di servizio. E' ovvio - mi sono detto - ad inizio della tavolata si siedono i più forti e poi via via tutti gli altri. Mi pare giusto: il primo a capotavola, il secondo di fronte al terzo, il quarto di fronte al quinto... ovviamente con intevallate anche le donne, sempre seguendo il criterio di far sedere per prima quella che è più avanti in classifica.
Un campanello interiore mi ha risvegliato dal torpore. Ho velocemente sfogliato la Maxiclassifica e mi sono annotato nuovamente la mia posizione: 7.181°, questo avrebbe voluto dire che la mia ipotetica sedia sarebbe stata posizionata poco prima del terzo chilometro.
E' qui che ho realizzato che l'idea era assolutamente malsana. Se prima di me si servono settemila persone e passa... contando 20 secondi a testa, questo ipotetico pentolone per arrivare a me ci avrebbe messo un giorno e mezzo.... Naaaaaa!!!!!

Con la tristezza nel cuore e la fame nello stomaco ho chiuso lesto la Maxiclassifica.

[...solo più tardi ho realizzato che mi sarebbe bastato andare a rubare la pasta nel piatto proprio della suddetta Cristina (78° assoluta). :-) ]

3 commenti:

  1. è la legge della sopravvivenza, se vuoi mangiare dei correre più forte degli altri.
    Io, ipoteticamente quest'anno sarei morto di fame, per fortuna avevo un bel po di scorte da parte....
    non importa se sei leone o gazzella, l'importante è avere da parte i viveri per i momenti di carestia che, prima o poi arrivano !!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Io comincerei a far fuori tutti i grissini, intanto.

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