lunedì 5 settembre 2011

La 5 laghi

E che vuoi che ti dica?

Sono caduto.

Un classico, no?

Certo. Un classico delle comiche.

Ma andiamo per ordine.


Corsa 5 Laghi, Ivrea. Previsioni pessime. Sabato piove. Nella notte il tempo si riassesta. Ad inizio mattino riprende a piovere e poi magicamente mezz’ora prima della partenza nuovamente smette.

L’umidità è forte, ma mica si può voler tutto dalla vita.

Parto dalle retrovie… la corsa è lunga, c’è tempo per recuperare senza fare i fenomeni e senza spingersi nelle file dei più bravi.

Sono con Corrado. Non sono abituato a fare le gare in compagnia. Solitamente preferisco stare da solo. Ma in questo caso è uno di quei sodalizi basati sulla stessa velocità e quindi non c’è nessuna esigenza o volontà di correre insieme per forza… quando sarà il momento chi ne avrà di più andrà…

E invece l’accoppiata funziona. E pure la partenza dalle retrovie fa si che con lo snocciolarsi dei chilometri riprendiamo diversi compagni di avventura. E si sa, questo da morale.

In punta alla salita del 15° chilometro ho come la sensazione di avere ampiamente a portata di mano l’obbiettivo di correre la gara sotto le 2 ore… ossia ottenere l’ambito risultato. E’ qui che raggiungiamo Stoppre visibilmente impiantato. Ripartiamo in 3 giù per la discesa nel sentiero in fila indiana: davanti Corrado, in mezzo Stoppre e io a chiudere il terzetto. E qui… e qui… e qui sarà che siamo nel bosco e per i “cecati” come me ci vorrebbe il bastone bianco... sarà che la stanchezza rallenta i riflessi… sarà che ogni tanto è un must per me ruzzolare, fatto sta che appoggio male il piede e faccio la fine del girotondo di quando eravamo bambini: tutti giù per terra! Tutti, si fa per dire: Enfia giù per terra… sulle pietre! Corrado vola via e lo ritroverò al traguardo gongolante per l’obbiettivo centrato dello stare sotto le 2 ore, mentre Stoppre si ferma a soccorrermi…

Morale della favola tranne qualche escoriazione e livido qua e là… ogni ossicino e articolazione è rimasto al suo posto sano e salvo. Preso atto che l’impatto tra ossa e pietre è finito zero a zero (e meno male), decido quindi di ripartire e via… abbandono uno Stoppre attonito…

Dopo i primi minuti un po’ dolorante riprendo un ritmo decente… ma senza più quella verve dei primi 15 chilometri…

Giungo al traguardo 2 minuti dopo Corrado… con in mezzo lo spartiacque delle 2 ore a indicarmi che l’obbiettivo non è stato centrato…

Faccio spalluccia… sarà per il prossimo anno…


P.S. A dire il vero è una gara a sè, da vedere sotto le mille sfaccettature del percorso di ognuno. Stoppre ha raccontato la sua. Guido ne avrebbe da dire… Cris la sua gara l’ha raccontata andando a raccogliere per il secondo anno consecutivo il secondo posto assoluto. Paola arrivando sorridente e soddisfatta in quella che è stata (fin’ora) la sua gara più lunga. Per raccontare la gara di Vita ci vorrebbe una foto: quella del sorriso beffardo al 24° km mentre supera Gianluigi! Dani DJ mentre raccoglie il più valido allenamento fin’ora nella corsa (contro il tempo) nella preparazione della maratona. Dani L…. potrebbe raccontare quante canzoni ci stanno in questo Ipod che l’ha scarrozzata per tutta la gara… E poi Marco orgoglioso di aver superato mezza squadra…

Ma alla fine la storia più bella la potrebbe raccontare Franco… che avrebbe da descrivere una via crucis con Golgota finale… (per fortuna a lieto fine).

3 commenti:

  1. la prossima volta anche se ti vedo agonizzante e sanguinante ti lascio li! :-)) scherzi a parte, in ogni caso la mia gara era già finita qualche km prima!prendiamolo con un buon allenamento in vista di mezze e maratona. grandi sia marco corrado che marco comunque,piano piano..

    verifica parola: cornee

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Corrado:...lo sai che saremmo arrivati insieme....

    RispondiElimina